L’obiettivo dell’Eco-design applicato ai prodotti (anche ai dispositivi elettronici) è di ridurre drasticamente l’impatto negativo che questi possono avere sull’ambiente durante tutto il loro ciclo di vita, partendo da una corretta progettazione.

Il prefisso “eco” si riferisce sia agli aspetti ecologici che a quelli economici di progettazione, produzione ed uso di un prodotto. I dispositivi elettronici rappresentano uno dei settori più importanti dell’economia europea, la cui produzione, però, è spesso complicata. Di conseguenza, ci sono molti fattori, spesso correlati fra loro, che devono essere tenuti in considerazione dall’Eco-design.

Uno dei fattori più importanti, soprattutto per l’ambiente, è il consumo energetico del prodotto durante il suo intero ciclo di vita. Spesso viene usato il termine Green per definire un prodotto a basso consumo energetico. Per esempio, l’aumento dell’impiego di Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT), come, ad esempio, l’Internet delle Cose (IoT), causa un conseguente incremento del loro consumo energetico. La progettazione e l’utilizzo di tecnologie green in questo campo, con l’ausilio di dispositivi a basso consumo energetico, dovrebbero essere, quindi, maggiormente diffusi. L’efficienza energetica di altri dispositivi e sistemi elettrici ed elettronici sono altrettanto importanti, ad esempio, nell’illuminazione (fonti di luce di nuova generazione, tipo LED e OLED), nel riscaldamento, nei trasporti (e-mobility), nella manifattura (l’industria intelligente o cosiddetta industria 4.0), nella la produzione energetica, nella sua trasmissione (smart grid) e in molti altri settori.

Un altro fattore importante è il quantitativo di materiali necessari con risorse limitate, utilizzati per la produzione di dispositivi elettronici. Alcuni prodotti e materiali risultano anche pericolosi, o persino tossici, per la salute dell’uomo, degli animali, delle piante e dell’ambiente in generale (radiazioni, materiali ed emissioni da gas). Per tal motivo, il loro impiego dovrebbe essere ridotto o totalmente eliminato. Inoltre, è necessario razionalizzare le risorse d’acqua pulita e prevenirne la contaminazione.

La riduzione delle dimensioni e del peso dei prodotti tramite il design permette di ridurre la quantità di materiale utilizzato. Questo processo verrà ulteriormente implementato con lo sviluppo della stampa 3D e di nano-componenti elettronici e nano-circuiti. I componenti elettronici ecologici sostituiranno, in molti casi, i materiali convenzionali con prodotti computerizzati o basati su software (ad esempio, sistemi SDN intelligenti), permettendo l’ottenimento di strutture adattabili e con funzioni avanzate, ma con lo stesso hardware o struttura originari.

Di conseguenza, l’Eco-design contribuisce spesso anche al miglioramento dell’efficienza economica del prodotto. Contribuisce allo sviluppo delle innovazioni e della creatività nei processi di progettazione del prodotto e nella ricerca. Perciò, i prodotti ecosostenibili sono spesso più sicuri, hanno un livello qualitativo maggiore e sono fra i più gettonati dai consumatori. Diversi marchi ecologici sono stati creati a garanzia delle caratteristiche ecologiche dei prodotti.

Inoltre, l’Eco-design deve tenere in considerazione anche le possibilità di riutilizzo sia del prodotto che dei materiali (riciclo) e, in termini di produzione, il sistema di economia circolare, contribuendo, in questo modo, ad uno sviluppo sostenibile.

Pertanto, molti paesi, come anche l’Unione Europea, puntano molto sull’Eco-design del prodotto portando avanti politiche, elaborando report ufficiali, direttive (IPP, EuP, WEEE, RoHS) e standard, definiti da organizzazioni per la standardizzazione (ISO, IEEE, IEC CIGRE, ENELECT for Europe). Quindi, operare nell’Eco-design, in quanto tale, implica anche il rispetto di tali linee guida.